Storia dell’ambiente nell’Appennino Centrale
La trasformazione della natura in Abruzzo dall’ultima glaciazione ai giorni nostri
Il cuore dell’Appennino Centrale è rappresentato dall’Abruzzo, terra posta al centro del Mediterraneo, con una natura straordinaria che esprime una biodiversità eccezionale, raramente riscontrabile in ambito italiano ed europeo. Eppure, l’azione dell’uomo, fin dalla sua comparsa, ha influito sulla natura primordiale, ha sistematicamente trasformato l’ambiente per adattarlo alle sue esigenze di vita. Oggi non c’è ettaro di terreno che non abbia risentito dell’attività antropica.
Aurelio Manzi ripercorre la storia dell’ambiente nella regione, dall’ultima glaciazione fino ai nostri giorni, con gli occhi del naturalista attento alle vicende umane. Analizza le trasformazioni ambientali nelle diverse epoche, i cambiamenti nel paesaggio e nell’agricoltura, le mutazioni nelle comunità faunistiche e floristiche. Si sofferma sulla distruzione di importanti ecosistemi come il lago Fucino, uno dei più estesi bacini italiani, oppure la preziosa torbiera di Campotosto, le aree paludose e la fascia costiera, indugia sulla devastazione dei grandi complessi forestali, in particolare le selve della pianura. Indaga su alcuni processi oggi in atto di portata storica, tra cui l’abbandono della fascia montana e collinare con la conseguente urbanizzazione della costa, i cambiamenti climatici e gli effetti ambientali che ne derivano. Un’opera originale, utile per comprendere la natura abruzzese e le stesse vicende umane nel corso della storia.
L’autore
Aurelio Manzi è naturalista e botanico. La sua attività di ricercatore è rivolta essenzialmente allo studio della vegetazione, ecologia, etnobotanica e conservazione della natura in ambito appenninico.
Note tecniche
Autore | Aurelio Manzi |
Editore | Meta Edizioni - Treglio (Ch) |
Pagine | 316 |
Prezzo | € 25,00 |
Pubblicazione | Febbraio 2012 |
Formato | 16,5x23,5cm. Rilegato in brossura. |
Genere | Ambiente/Territorio |
Codice ISBN | 978-88-95444-07-9 |
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